Omaggio ad Agosto
Agosto si manifesta come il mese più caldo, a volte torrido, a volte secco, a volte umido, ed il suo calore rallenta le attività umane mentre porta a maturazione ciò che la terra ha dato alla vita stagionalmente. Agosto abbaglia, abbronza, affatica e disidrata. Mantenere il giusto equilibrio ed adattarsi al suo carattere allena la disciplina, evidenzia le attenzioni che esige e sottolinea il rispetto che pretende. Qualche forte temporale sfoggia roboanti tuoni, lampi di luce e rovesci d’acqua abbondanti. Bombe! L’acqua prova a rinfrescare le afose serate, animate da feste locali e traboccanti birre. La gente allenta gli sforzi, gestisce le energie, recupera dalle fatiche ed attende con grande piacere le vacanze. Pace! Riposo al fresco, sui monti, accompagnati da piacevoli passeggiate in natura. Tintarella e calore al mare, chi sotto ombrelloni numerati a ripararsi dal sole, chi in passeggiata lungo la battigia, chi in acqua a cercare refrigerio e muovere qualche bracciata lontano da spiagge affollate. L’acqua è l’elemento necessario per affrontare il periodo, così come cibi e bevande fresche a mantenere in equilibrio temperature interne ed esterne. Acqua a spegnere il fuoco, a dissetare, a portare sollievo. Cibernetica fisica, sociale ed economica. Ipnosi. Agosto è la valvola di sfogo di vulcani spenti, senz’anima e storia, pronti ad eruttare sentenze neoliberali, indifferenti e complici di un agosto mai così infuocato, mai così esposto alla luce del sole. Un Augusto egoico, ricco di interessi e denari, quanto l’indifferenza di chi arma il buio per oscurare la luce. E l’autunno della civiltà è sempre più vicino.
Stefano Reginato (Fonte, 23.08.2024)
dedicato al gruppo di studio “Piletta”
