E si presenta lui, Marzo, con a braccetto lei, la Primavera. Sfoggia il carattere pazzerello, capriccioso, incostante, lui. Lei è splendida, colori sgargianti, ammagliante, sensuale, piena di energia. Lui, nel suo continuo mutare, spezza i ritmi, le abitudini ed improvvisa nel vestire i suoi abiti giornalieri. Alterna leggeri azzurri a gialli sempre più vivaci, pregni di nuova luce. Poi improvvisamente passa a sfumature di grigio, pioggerelline umide, fino ad arrivare a tonalità che dal blu si appoggiano all’indaco, annunciando rovesci copiosi e venti fischianti. Ed ancora ci stupisce rivestendo, con dei bianchi scintillanti, dolci pendii o imponenti rocce che svettano all’orizzonte. Aria frizzante e miti meriggi primaverili invitano gemme appena nate a schiudersi. Illuminate dal calore di raggi solari, sempre più caldi, sfidano temperature notturne ancor invernali e, con tenacia, forza vitale e coraggio, giorno dopo giorno crescono. I primi colori si rivelano. Si manifesta lei. Dai prati si alzano, verde smeraldo, i primi steli d’erba. Dagli alberi i fiori iniziano ad adornare le chiome degli alberi, rivestendoli di bianco, avorio, rosa. Nei giardini freschi petali disegnano sfumature vibranti di emozioni. Tutto nell’aria sembra risvegliarsi, diventare magia, trasmettere la forza della vita. Una tavolozza sempre più ricca di colori ci è stata donata da madre natura. Ora possiamo dipingere nuove giornate e stendere i colori dei nostri desideri su bianchi fogli, diari del tempo. La nostra anima, con amore, trasmette al mondo la nostra essenza e nuovi cultori dell’arte, con ammirazione e stupore, applaudono gioiosi all’opera che abbiamo creato in armonia con l’universo.
Stefano Reginato (Fonte, 21.03.2024)
dedicato al gruppo di studio “Piletta”