Arteterapia
L’arte-terapia è una delle terapie su base artistica di supporto e completamento alla terapia medica. Può essere indicata per patologie sia di natura organica, che psichica, che psicosomatica.
Può essere applicata come terapia di sostegno alle normali cure mediche di quasi tutti i tipi di malattia e come post-trattamento o continuazione della cura. La malattia come linguaggio dell’anima ci parla di un disequilibrio; è possibile ristabilire l’armonia perduta attraverso forze nuove indotte dal processo artistico – terapeutico.
Nell’arte-terapia si utilizzano specificatamente gli strumenti, le tecniche ed i processi propri delle arti figurative (pittura, arte plastica e arte grafica) e questi strumenti costituiscono sia la base per una lettura diagnostica fondata su un’osservazione secondo il metodo fenomenologico che il mezzo terapeutico stesso. L’esercizio artistico educa tutto l’essere del paziente che impara ad osservare, ad ascoltare, a muoversi, a sentire e a pensare in modo più cosciente di prima. Viene stimolata la forza di volontà attraverso l’esercizio di abilità che richiedono coordinamento sensoriale e manuale.
Si sperimentano forze come luce e ombra, colore, forme concave e convesse, cristalline e fluenti, linee curve e rette, le dimensioni dello spazio, ecc. e si impara a portare tutto ciò ed espressione artistica. Si viene coinvolti in uno sviluppo pieno di significato, in una crescita che sorge dall’anima per entrare nella materia. La terapia non ha come scopo il risultato estetico ma ciò che più importa è che si partecipi ad un certo processo. Non si può nemmeno dire che essa venga applicata al paziente; piuttosto è il paziente che la applica a se stesso, seguendo e compiendo certi processi entro i quali porta ordine, miglioramento e cambiamenti. Lo spazio creativo offre la possibilità di stimolare i sensi attraverso un ambiente ricco di forme, colori e di relazioni. Attraverso l’arte la persona non solo esprime se stessa ma segue una disciplina che implica anche pazienza.
Le attività proposte devono essere ricche di significato per l’individualità del paziente e capaci di sviluppare le abilità di ciascuno per coglierne l’unicità; all’interno dell’agire artistico emergono sia le dinamiche patologiche (legate al passato) e sia le risorse individuali (prerogativa del futuro), distinguendo il senso profondo di tale rapporto di connessione. La scelta dei vari materiali e delle giuste tecniche è altrettanto importante ai fini della terapia.
La pittura ad acquerello è legata alle emozioni e ai sentimenti, permette di sperimentare lo spazio e la superficie in modo spontaneo e liberatorio. L’uso del gessetto si muove nella relazione con un approccio delicato delle sfumature per persone che non possono affrontare l’elemento acqueo.
Il disegno dal vero migliora la capacità di attenzione per il mondo esterno e l’amore per l’ambiente. Raggiungere l’equilibrio e l’armonia tra colore, forma e movimenti consente a molti pazienti di sentirsi vittoriosi sulle loro limitazioni. Migliora il ritmo e la profondità del respiro, favorisce la prontezza di spirito e la calma. Inoltre nel disegno il senso del movimento è strettamene correlato ed aiuta lo sviluppo del linguaggio e della parola. Dipingere e disegnare quindi diventano esperienze che fanno parte dello sviluppo di un essere umano e consentono di lasciare traccia delle proprie esperienze. Le esperienze a contatto con la natura, le emozioni a contatto dell’anima, le atmosfere delle stagioni, sono temi da approfondire attraverso l’uso del colore. Il disegno di forme, con il dialogo tra linee curve e rette, porta nella persona preziosi elementi di movimento, equilibrio e simmetria. Tale lavoro artistico – terapeutico con le forme offre la possibilità di esplorare e di percepire attivamente lo spazio, di viverne l’armonia, di riordinarlo e al tempo stesso di armonizzare qualcosa di sé, del proprio animo e del proprio organismo.
Il modellaggio opera con un effetto rigenerante. La forma è concreta e procura una sensazione di sicurezza. Lavorando con due mani, utilizzando prevalentemente l’argilla ma anche materiali quali cartapesta, gesso o altro, ci si collega con le forze che agiscono delle tre dimensioni dello spazio.
È come se chi sta modellando con la creta divenisse egli stesso più pesante, più voluminoso o più stabile. Il lavoro con la materia li riporta ad un elemento di concretezza, di organizzazione e di concentrazione. Il processo del modellare con la creta prosegue anche con le fasi della cottura e della decorazione a cui si aggiunge anche lo sviluppo dell’elemento sociale attraverso l’esposizione del manufatto.
La terapia non può prescindere da un elemento primario che è l’incontro umano, il dialogo e il processo evolutivo tra terapeuta e destinatario dell’intervento; ne consegue che le modalità d’intervento non sono efficaci in quanto tali ma solo se è presente l’elemento dell’incontro umano.
Lo scopo dell’arte terapia non è quello di usare gli elementi artistici per scopi psicologici o per fare delle diagnosi, ma portare l’individuo ad un risanamento interiore, ad un riequilibrio attraverso il processo artistico. Lo spirito vuole essere riconosciuto e l’arte-terapia partendo dal piano fisico sensibile aiuta la persona ad incontrare se stessa e la sua profonda realtà di individuo unico ed irripetibile, creatore della sua storia. Partecipare a processi viventi pieni di significato, porta ad un risanamento che riequilibrando la vita dell’anima agisce in seguito anche sul fisico.
L’arte-terapia non analizza e non interpreta un elaborato, ma si avvale di una conoscenza approfondita degli elementi artistici, tale da poter percepire l’uso che l’utente ne fa durante il processo artistico.
Puntare ad un processo di crescita personale che favorisca il mantenimento e il miglioramento delle abilità e degli apprendimenti della persona; l’ambito dell’integrazione sociale comprende lo sviluppo di nuovi interessi (culturali, artistici e socio-relazionali) prospettando nuove forme di interazione con la vita sociale. Agendo attraverso il processo artistico l’arte-terapeuta risveglia una certa consapevolezza ed esperienza interiori, la cui mancanza o il cui eccesso ha provocato l’istaurarsi del disagio. La terapia avviene nell’uso stesso degli elementi del processo artistico, senza che ci sia necessariamente un passaggio al piano analitico – cognitivo. L’interpretazione verbale di un elaborato non è l’obiettivo dell’arte-terapia ma innescare con cura ed esercizio uno specifico processo creativo per il tempo necessario a farlo divenire un’esperienza interiore.